In un momento di mercato come questo dove ogni settore lavorativo è costretto a fare i conti con una situazione a dir poco difficile, anche il mercato immobiliare paga dazio in maniera piuttosto pesante. Molti si chiedono quale sia oggi la reale situazione e se investire in questo settore sia ancora conveniente o se invece esiste una reale e concreta possibilità di vedere crollare ancora nel medio/breve periodo le quotazioni. Difficile sapere tutto ciò. Difficile prevedere l’andamento del mercato immobiliare dei prossimi anni. Anche il mercato finanziario negli ultimi anni ha mostrato molti punti deboli e soprattutto una sorprendente, quanto prevedibile, situazione di fluttuazione di rendimento dei titoli. Insomma forti guadagni nel breve periodo con rischi difficilmente calcolabili sulle potenziali perdite. Si parla molto di un mercato immobiliare fermo, bloccato, in picchiata! Vero il mercato oggi soffre, per la situazione contingente e per la bolla speculativa degli ultimi 10 anni… Ci sarebbero altre ragioni ma inutile stare a dire di Basilea 3, delle banche che non concedono mutui, del credito al consumo e così via….Tuttavia nonostante la grossa crisi si parla e si valuta che il mattone abbia “perso” circa un 10/15% del suo valore, forse qualcosa di più. Dopo anni di grandi guadagni oggi si sconta qualcosa…. Ben lontani però dai crolli finanziari 50/60/70% nei momenti bui di qualche anno fa. Azioni bruciate insieme ai risparmi di tanta gente. Il mattone magari perde valore, ma almeno lo puoi affittare e compensare le perdite. Storicamente il mattone sul medio/lungo periodo (5-10 anni) vince sempre.
- si compra a prezzi bassi;
- c’è più possibilità di scelta;
- le imposte si pagano sulla rendita catastale e non sul valore compravenduto (solo per immobili il cui venditore è una persona fisica);
- il mercato delle locazioni è ripreso a pieno regime (se le banche non finanziano, i clienti ritornano a considerare le locazioni);
- comprando a valori bassi la performance sarà maggiore sul medio/lungo periodo.