Eravamo così… belli, forti e dannati. Eravamo appunto. Non lo siamo più. Punto. Inutile fare i fenomeni pensando di avere ancora l’appeal di un tempo, ci rendiamo solo ridicoli. Eppure alle spalle c’è una storia, c’è esperienza e magari in tanti vecchietti pure del talento. Ostinarsi a voler fare i protagonisti come se il tempo non fosse mai passato non giova a nessuno, tanto meno alle persone che ci stanno intorno. L’esperienza dovrebbe insegnarci invece che i cambiamenti sono evidenti: nel fisico, nelle menti, nel contesto sociale. Siamo in troppi purtroppo a continuare a fare i conti con i ricordi del passato senza attualizzarlo con i cambiamenti del presente.
Se è vero che da sempre case e capannoni si comprano o si affittano per vivere e lavorare… è altrettanto vero che la vita di tutti noi è cambiata molto repentinamente negli ultimi anni e cambia continuamente: esigenze, competenze, costume, conoscenze (basta pensare cos’ha fatto internet negli ultimi anni), bisogni….
Sento continuamente parlare i colleghi di quando una volta i clienti…, che una volta le trattative…, che una volta era così o era cosà… Che è sempre stato così, che abbiamo sempre fatto cosà… Che eravamo belli, fighi e forti…
Peccato che dobbiamo vivere il presente e programmare il futuro. Ciò che siamo stati ha un valore importante, non certo per specchiarsi e per compiacersi di tante cose buone fatte, ma per migliorare e cambiare, se necessario, il nostro lavoro quotidiano. Per dare un servizio migliore o diverso da quello offerto fino ad ora.
Ecco forse è giunto il momento di dimenticarsi del (nostro) passato per concentrarsi sulle esigenze (del cliente) di oggi per offrire un servizio (per il cliente) migliore per il futuro. Forse è arrivato il momento di pensare di più al cliente e meno a noi ed ai nostri ricordi…
Protagonisti…non solo spettatori.
Il passato e diventato un paravento dove nascondersi dalla realtà …giudichiamo soltanto.
Il domani bisogna saperlo.. programmare, senza aspettarci miracoli.
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